Chirurgia Epatobiliopancreatica Dott. Alessandro Arturi Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli -Roma- Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica

Resezione epatica e informazioni sull’intervento. Dott. Alessandro Arturi Resp.le Unità Operativa Semplice (UOS) Chirurgia Oncologica Mininvasiva presso Ospedale S. Pietro Fatebenefratelli a Roma – Specialista in Chirurgia Dell’Apparato Digerente ed Endoscopia Digestiva Chirurgica Tipologia di resezione La possibilità di asportare porzioni più o meno ampie senza compromettere la funzione del fegato residuo dipende dalla particolare anatomia dei vasi sanguigni e biliari all’interno del fegato. Il fegato è suddivisibile in otto distinte porzioni dette segmenti epatici. I vasi sanguigni e biliari entrano nel fegato in un’unica area detta ilo epatico, e si biforcano immediatamente per irrorare le due metà dell’organo, emifegato destro e sinistro, che sono autonome l’una dall’altra. All’interno di ogni emifegato poi i vasi si dividono ulteriormente per irrorare i segmenti, quattro per l’emifegato destro e tre per quello sinistro. Esiste infine un segmento autonomo, detto lobo caudato che si trova posteriormente ai due grandi lobi. Grazie a questa particolare struttura del fegato che si possono effettuare svariati tipi di resezione epatica a seconda del singolo caso. E’ possibile asportare: un emifegato (lobectomia o epatectomia destra o sinistra); un segmento (segmentectomia); due segmenti contigui (bisegmentectomia o settoriectomia); più segmenti, anche distanti tra loro (segmentectomie multiple); parti di segmento (subsegmentectomia […]

La chirurgia epatica, sin dagli anni ’80, e’ stata riconosciuta come il trattamento gold standard delle metastasi colo-rettali. la resezione radicale era considerata l’unica opzione terapeutica potenzialmente curativa. dopo piu’ di trent’anni questo concetto è ancora valido. La resezione epatica è ormai universalmente riconosciuta come il trattamento gold standard delle metastasi colo-rettali. i tassi di sopravvivenza a 5 anni dopo resezione radicale oscillano tra il 40 ed il 60%. I risultati vengono pero’ ridimensionati dal rischio di una recidiva che si presentera’ in circa il 60% dei pazienti nel corso del follow up, in genere entro due anni dalla resezione epatica. Le recidive, anche extra epatiche, sono trattate aggressivamente, ogni qual volta possibile, mediante chemioterapia e ri-resezione. La letteratura è concorde nel riportare una sopravvivenza dopo ri-resezione perfettamente sovrapponibile a quella dopo la prima resezione, sempre che sia radicale. L’uso dell’ecografia intraoperatoria è di fondamentale importanza nel trattamento delle resezioni epatiche. L’ecografia intraoperatoria rappresenta, per il chirurgo che si appresta ad eseguire un intervento di resezione epatica, un irrinunciabile mezzo diagnostico, di stadiazione della malattia, di guida alla resezione, risultando in grado di modificare il piano chirurgico programmato basandosi sui precedenti esami eseguiti. La metodica prevede l’utilizzo di un ecografo possibilmente […]